I vincitori dei Concorsi Musicali nelle diverse sezioni
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Il chitarrista Giovanni Di Domizio, vince il primo premio del 3° Concorso Nazionale Musicale organizzato dal Laboratorio Musicale Assodolab.
Artisti in primo piano...
Sotto, un primo piano del chitarrista Giovanni Di Domizio, vincitore del 1° Premio del Concorso Nazionale Musicale organizzato dal Laboratorio Musicale Assodolab.
TRINITAPOLI ..:: Protagonista del 3° Concorso Musicale Nazionale è stata senza alcun dubbio la musica spagnola a cavallo del XIX e XX secolo. Una occasione unica per scoprire i diversi autori del passato che hanno segnato un punto di riferimento per la chitarra classica tradizionale spagnola.
E così, si è tenuto nei giorni dal 29 al 31 ottobre 2021 nella città di Trinitapoli, il 3° Concorso Musicale Nazionale organizzato dall’ASSODOLAB, Ente accreditato e qualificato dal MIUR per la formazione del personale della Scuola secondo la Direttiva 170/2016. Fa parte dell’Associazione il Laboratorio Musicale che in questo anno organizza secondo il proprio calendario, numerosi eventi artistici per ogni tipo di strumento musicale.
A far rivivere la musica di un secolo è stato il maestro chitarrista Giovanni
Di Domizio che ha eseguito in modo ammirevole un pezzo dal titolo “Homenaje
a Tarrega - Garrotin” di Joaquin Turina riuscendo a classificarsi al primo
posto, sezione B, con punti 92/100.
Il brano interpretato con la chitarra classica da Giovanni Di Domizio,“Homenaje a Tarrega - Garrotin” è un brano vincolante la cui laboriosità
è continua, dall’inizio alla fine.
Vediamo in dettaglio chi era il compositore Joaquin Turina Perez.
Nato a Siviglia il 9 dicembre 1882 da una famiglia borghese, iniziò i suoi studi
nella stessa città. All’età di quattro anni acquisì la reputazione di “bambino
prodigio” per le sue splendide improvvisazioni con una fisarmonica avuta in
regalo da una delle cameriere.
Dopo i primi studi nel campo musicale presso il “Colegio del Santo Angel”,
ha studiato pianoforte presso il “Colegio de San Ramón” con Enrique Rodriguez.
Ammirazione e affetto verso il mastro Evaristo Garcia Torres con il quale ha
studiato teoria musicale, armonia e contrappunto.
I primi successi dell’artista, interprete e
compositore, sono stati portati in rilievo con il pianoforte attraverso il
quintetto di amici “La Orquestina”. Suonava con estrema facilità anche il
pianoforte a quattro mani con i suoi insegnanti. A solo 15 anni ci fu la
presentazione ufficiale al pubblico nella sala “Piazza de Sevilla”, in un
recital organizzato dalla “Sociedad de Cuartetos”, in cui eseguì al pianoforte
una “Fantasía sobre el Moisés” di Rossini e Sigismund Thalberg. I critici di
allora sottolinearono il grande successo del giovane artista ed il superamento
delle difficoltà dell’opera stessa. In quegli anni nacque l’idea giovanile di
creare un’opera più grande, in tre atti, dal titolo “La Sulamita”. Subito dopo
interruppe gli studi in medicina e decise di dedicarsi professionalmente alla
musica. Il suo maestro Garcia Torres gli fece notare la necessità di
trasferirsi nella capitale. Dopo qualche giorno di permanenza a Madrid, il
giovane JoaquinTurina, prova un forte entusiasmo nei confronti
dei concerti orchestrali. Sono stati questi i periodi di incontri di lavoro
prima con José Villegas che in quegli anni era Direttore del Museo del Prado,
poi con il critico e compositore Manuel Manrique de Lara e con Manuel de Falla.
A ventuno anni si presentò al pubblico di Madrid con le opere di Scarlatti,
Beethoven, Schuman, Wagner ed alcune sue opere. Alla morte dei genitori
avvenuta nell’anno 1904, seguì il consiglio di José Villegas di trasferirsi a
Parigi. La città francese è stata un’ottima scelta per continuare a studiare e
perfezionarsi ulteriormente in pianoforte e composizione. Tre anni dopo si mise
in mostra con successo davanti ad un pubblico parigino al “Sala Aeolian”. Pochi
giorni dopo questo evento si esibì con il “Cuarteto Parent” e subito dopo con
il “Quintetto in Sol minore”. E così inizia il vero riconoscimento e profonda
ammirazione dell’Artista. Nel 1908 si sposò con Obdulia Garzon e due anni dopo
nacque il primo dei loro cinque figli. Allo scoppio della prima guerra
mondiale, induce alla partenza da Parigi e al definitivo ritorno di Joaquin
Turina a Madrid in Calle Alfonso XI al civico 5, poco distante dal grandioso
Parco de El Retiro. Nel 1915 si tenne un concerto all’Ateneo di Madrid per
presentare due giovani artisti che avevano appena terminato gli studi a Parigi:
Falla e Turina. Quest’ultimo artista si concentrerà soprattutto sulla musica sinfonica, da camera, canzoni e
soprattutto opere per pianoforte che nel suo catalogo superano i sessanta
titoli. Dal 1931 si dedica amorevolmente all’insegnamento della composizione
prima in modo privato e successivamente, dal 1931 ebbe la sua cattedra al
Conservatorio di Madrid. Intanto, dal 1926 inizia la collaborazione alla stampa
scritta come critico musicale fino alla sua morte avvenuta a Madrid il 14
gennaio 1949. Fanno
parte dell’immenso attività dell’Artista: il lavoro panoramico, la musica da
palcoscenico, la musica da film, le opere per orchestra solista, le opere per
solista e strumento d’orchestra, le opere per voce e orchestra, le opere per
voce e pianoforte, i lavori per montaggio strumentale, composizioni per due
strumenti, per tre strumenti: pianoforte, violino e violoncello, quartetto
d’archi, quartetto di iuti, pianoforte, violino, viola e violoncello,
composizioni per cinque strumenti, sette strumenti, per strumento solista e
ensemble strumentale, per ensemble vocale e strumentale. Poi vi sono le Opere
per solo strumento: pianoforte, chitarra solista, organo solista.
Ma
veniamo al vincitore del 3° Concorso Musicale Nazionale organizzato
dall’ASSODOLAB e ad alcune note bibliografiche.
Nato
a Pescara nel 1982, Giovanni Di Domizio
intraprende lo studio dello strumento a 13 anni dedicandosi inizialmente alla
chitarra elettrica ed acustica per poi passare alla chitarra classica con il
maestro Marco Pezzella.
Prosegue
gli studi classici con il Maestro Sandro Torlontano ed accede al vecchio
Ordinamento presso il Conservatorio di Pescara.
Attratto dalla magia
del Flamenco, sospende temporaneamente gli studi classici per poi riprenderli
con il nuovo ordinamento sotto la guida del Maestro Marco Salcito e
approfondisce in Spagna l’arte della chitarra gitana.
Svolge regolarmente
attività concertistica sia come solista che in formazioni cameristiche ed
attività didattica in diverse associazioni e accademie musicali, collaborando
per diversi anni con il Liceo Artistico di Pescara in progetti musicali
inerenti la prassi chitarristica.